Scheda Spettacolo

ARTEMY

martedì 19 giugno, ore 20

Café Muller, Torino

ARTEMY

durata 60'

Una lettura scenica che ricostruisce un viaggio in treno nella notte, nella campagna russa, con ricordi che affiorano via via. Un viaggio metafora della vita. Simone Carella firma questo testo inedito selezionato al Premio Colline di Torino e presentato, in fase di creazione, al Garofano Verde - Scenari di teatro omosessuale.

di Simone Carella
regia Tommaso Rossi

con Paolo Musio, Angelo Di Genio Francesco Martino Emanuela Villagrossi

produzione Festival delle Colline Torinesi / TPE
in collaborazione con Lovers Film Festival

Artemy è la storia di un incontro impossibile, sul vagone di un treno che avanza a velocità supersonica nella notte attraversando le campagne russe. Anton e Artemy si ritrovano sullo stesso treno che li vide conoscersi e frequentarsi venticinque anni prima ai tempi dell’università, tra il gelo di Mosca e le piccole immutabili chiusure della città di Samara. Sono cambiati, sembrano non riconoscersi: uno dei due è diventato uomo, l’altro è rimasto ragazzo. Poi, lentamente, in una dimensione spazio-temporale inafferrabile a cavallo tra ricordi e desideri insoddisfatti e rimpianti, i due rivivono la loro storia tormentata e si ritrovano insieme. Forse finalmente innamorati e felici, forse solo fantasmi delle proprie coscienze alla ricerca di un perdono reciproco e del lieto fine. E mentre via via i ricordi si arricchiscono di dettagli, il loro destino scivola insieme a quello del convoglio verso un epilogo diverso, di dolcezza e affetti. Libero dalle discriminazioni e dalle violenze, ma pur sempre prigioniero del sogno.

SIMONE CARELLA
Simone Carella è drammaturgo e giornalista. Ha frequentato il Master in Critica Giornalistica all’Accademia Silvio D’Amico e collabora con Rodolfo Di Giammarco sul blog di Repubblica “Che Teatro Fa”. Il suo testo, Artemy, ha vinto il “Premio InediTo – Colline di Torino” 2017, ed è stato definito dalla giuria “una storia convincente, interessante dal punto di vista formale e per la resa codicistica della sceneggiatura (…) L’uso e la scelta della prosa lirica per l’enunciato dei soggetti risultano il suo punto di forza”.

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