Scheda Spettacolo

OBSERVER

mercoledì 15 ore 21

Fonderie Teatrali Limone, Moncalieri

Prima nazionale

OBSERVER

spettacolo del progetto CARTA BIANCA

Théâtres du Shaman

Agosto 1945, marzo 2011: l'incubo atomico getta nella paura il Giappone e il mondo intero. Impiegò 43 secondi la bomba del B29 per schiantarsi al suolo. Poi l'esplosione trasformò tante persone in ombre. L'installazione-spettacolo dell'artista francese Bruno Meyssat, testimonia il dramma di Hiroshima, dando voce ai sopravvissuti, cercando una continuità tra le nostre vite e quelle. Anche se nessun palcoscenico può rappresentare l'irrappresentabile. Si può solo "costeggiare" un buco nero della storia.

di Bruno Meyssat
regia Bruno Meyssat

ideazione e realizzazione Bruno Meyssat
con
Gaël Baron, Elisabeth Doll, Marion Casabianca, Frédéric Leidgens, Jean-Christophe Vermot-Gauchy, Pierre-Yves Boutrand
luci e scenografia
Bruno Meyssat, Franck Besson, Pierre-Yves Boutrand, Thierry Varenne
suono
David Moccelin e Patrick Portella
costumi
Gisèle Madelaine
costruzione e direzione di scena
Laurent Driss e Olivier Mortbontemps
assistente
Josée Schuller
collaboratrice artistica
Diane Scott

amministrazione e produzione Emmanuelle Moreau e Philippe Puigserver
produzione
Théâtres du Shaman
coproduzione Espace Malraux Scène nationale de Chambéry et de la Savoie, Théâtre2Gennevilliers
con il sostegno di
  Culturesfrance e la partecipazione artistica dell''Ensatt
Théâtres du Shaman è sostenuto da DRAC Rhône-Alpes, Région Rhône-Alpes, Ville de Lyon
testo italiano sottotitoli
Julie Faure editing Gessica Franco Carlevero per il Festival delle Colline Torinesi

durata 1h 15' - versione originale sottotitolata

Nel dicembre 2006 sono andato a Hiroshima, mi sono recato al Museo della Pace. Ho girato in tram e a piedi. Una volta sul luogo mi sono stupito di esserci, di percorrere avanti e indietro una città costruita sopra un'altra. La città "di sopra" non si percepisce come artificiale o falsa, anzi, quella "di sopra" si impone come quella vera. Il fantasma soppianta il reale.
A Hiroshima una città ne ricopre un'altra. Ma il suolo sottostante è quello del 1945. Il tempo ha fatto scomparire un invisibile che aveva raggiunto proporzioni gigantesche.
Sono stato colpito da questo divario.
Observer
è un tentativo di evocazione, di ricerca di quegli spazi che un giorno fecero parte del reale.
La convivenza di due luoghi inconciliabili richiama l'essenza del teatro, la scena è un tentativo di instaurare le condizioni per ravvisare l'invisibile.
Si tratta di costruire immagini che rappresentino l'orrore di questo evento e di affrontarlo come un Buco Nero della Storia. Esiste una continuità tra quel mondo stravolto e il nostro.
Quell'evento ha avuto luogo sulla terra, e oggi si può ritrovarlo negli stessi luoghi in cui è successo sessantasei anni fa. Bruno Meyssat

BRUNO MEYSSAT
Bruno Meyssat dirige a Lione la compagnia Théâtres du Shaman. Dal 1981 ad oggi ha realizzato più di trenta spettacoli in cui coniuga attività attoriale, aspetti visivi e sonori. La drammaturgia nasce da un'attività collettiva della compagnia.
L'ultimo lavoro, Observer del 2009, realizzato a Hiroshima e Nagasaki, narra della loro tragica distruzione avvenuta nell'agosto1945.
In passato Meyssat ha messo in scena testi di Strindberg, Beckett, Stramm e Hakim.
Accanto all'attività registica si occupa di formazione presso la scuola TNB di Rennes ed altri istituti teatrali stranieri.
Con la sua compagnia, è per la prima volta al Festival.

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