Scheda Spettacolo
venerdì 8 ore 21, sabato 9 ore 19
Teatro Gobetti, Torino
L'UOMO DELLA SABBIA
Capriccio alla maniera di Hoffmann
Menoventi
È un gioco di scatole cinesi, una narrazione senza fine in cui perdersi. Nel racconto di Hoffmann i personaggi rivelano la loro ambiguità: sono uomini o automi?
di Consuelo Battiston, Gianni Farina, Alessandro Miele
regia Gianni Farina
musiche Stefano De Ponti
luci e direzione tecnica Robert John Resteghini
con Tamara Balducci, Consuelo Battiston, Tolja Djokovic, Francesco Ferri, Alessandro Miele, Mauro Milone
assistente alla regia Chiara Fallavollita
costumi Elisa Alberghi
tecnico di compagnia Sergio Taddei
macchinista Andrea Bulgarelli
foto di scena Arianna Lodeserto
ideazione grafica Marco Smacchia
scene realizzate nel laboratorio di Emilia Romagna Teatro Fondazione
produzione Menoventi, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Festival delle Colline Torinesi, Programma Cultura dell'Unione Europea nell'ambito del Progetto Prospero
grazie a Marco Cavalcoli e Chiara Lagani, Teatro Fondamenta Nuove, perAspera/Drammaturgie Possibili - Festival di Arti Contemporanee, Compostc/Valtorto, Santarcangelo41 dei Teatri, tutti i partecipanti ai laboratori del progetto Ubiq, Despina Amaslidou per> l'aiuto alla traduzione in francese, Compagnia Pardes rimonim per le registrazioni in francese
durata 1h 15'
Questo Capriccio è, prima di tutto, un labirinto. È un gioco di scatole cinesi, una narrazione senza fine in cui perdersi. È il tableau vivant di una natura morta. Nel racconto di Hoffmann i personaggi sfumano nel grigio panneggio della quotidianità, come riflessi automatici di uno stesso individuo. L'inquietudine generata dal Fantastico, dal Perturbante, dal Bizzarro spinge lo studente Nataniele verso una incauta consapevolezza di questo ingranaggio opacizzante, ma enorme è la distanza tra il desiderio e l'azione, la nevrosi soppianta la contemplazione nell'eterno conflitto tra immagini interiori e mondo esterno. La sfida formale consiste nell'accensione di una lanterna magica capace di apparizioni e dissolvenze, portatrice di paradossali sovrapposizioni di contesti per mettere così in discussione, alla maniera di Hoffmann, ciò che i nostri occhi vedono: la cornice artefatta che chiamiamo realtà.
"Benevolo spettatore, Questa presentazione ti piace? Forse intimidisce un po' troppo. Però la conclusione: "Benevolo spettatore, questa presentazione ti piace?" cambia registro, non trovi? Peccato che ciò che viene definito "la conclusione" non sia una reale conclusione; dopo segue altro, come questa frase o altre che seguiranno l'espressione "dopo segue altro". Chiediamo scusa per tutti questi giri di parole, ma davvero non riusciamo a chiudere il discorso, non ne veniamo a capo.
Ora siamo andati a capo e il problema resta insoluto. Come finire davvero? Ecco, si potrebbe scrivere "fine", se solo queste parole facessero parte di un finale. Invece, no, costituiscono la presentazione dello spettacolo. Facciamo così: sospendiamo tutto, ne riparleremo dopo lo spettacolo. Se solo stessimo parlando! Però l'idea non è male, l'idea contenuta nella locuzione "sospendiamo tutto", si intende. Ascoltiamola, se è lecito dire "ascoltiamola" riferendosi ad un oggetto muto come la parola stampata. "Seguiamola" forse è più giusto, suona meglio. Ma non parliamo più di suoni, seguiamola". Menoventi
MENOVENTI
Consuelo Battiston, Gianni Farina e Alessandro Miele, spinti da una comune visione del teatro, fondano nel 2005 la compagnia Menoventi.
Il 2006 è l'anno del primo spettacolo autoprodotto: In Festa.
Successivamente realizzano: Semiramis (2008), vincitore del bando Dimora Fragile organizzato dal festival es.terni, del concorso Loro del Reno promosso da Teatri di Vita e secondo classificato al premio nazionale Extra organizzato dal GAI - Giovani Artisti Italiani; InvisibilMente (2009), finalista del bando Vertigine promosso da Regione Lazio e Fondazione Musica per Roma, e Postilla (2009), spettacolo vincitore del bando Nuove Creatività promosso dall'ETI.
Nel 2011 realizzano per il Festival di Santarcangelo il cortometraggio Perdere la faccia, in collaborazione con Daniele Ciprì. Sempre nel 2011 debutta L'uomo della sabbia, coprodotto da Emilia Romagna Teatro, Festival delle Colline Torinesi ed inserito nel progetto internazionale 'Prospero' (Italia-Portogallo-Finlandia-Germania-Francia-Belgio) e la compagnia vince la prima edizione del Premio Rete Critica, assegnato dai siti e dai blog di teatro. Nel 2012 Menoventi fonda la cooperativa E insieme a Fanny&Alexander, gruppo nanou e ErosAntEros.
Menoventi ha partecipato a CARTA BIANCA 2009 a Chambéry ed è stata presente al Festival con tre spettacoli: Semiramis nel 2010 e InvisibilMente e In Festa nel 2011.
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