Scheda Spettacolo

ITALIANESI

lunedì 25 ore 19, martedì 26 ore 21

Cavallerizza Reale, Torino

ITALIANESI

Scena Verticale

Alla fine della seconda guerra mondiale, migliaia di soldati e civili italiani rimangono intrappolati in Albania in un clima di terrore. Tornati nel Belpaese saranno egualmente perseguitati come albanesi d'Italia.

di Saverio La Ruina
regia Saverio La Ruina

con Saverio La Ruina
musiche originali eseguite dal vivo
Roberto Cherillo
disegno luci
Dario De Luca
direzione tecnica Gaetano Bonofiglio
organizzazione e distribuzione
Settimio Pisano

produzione Scena Verticale
con il sostegno di
MIBAC, Regione Calabria

durata 1h 20'

Esiste una tragedia inaudita, rimossa dai libri di storia, consumata fino a qualche tempo fa a pochi chilometri dalle nostre case.
Alla fine della seconda guerra mondiale, migliaia di soldati e civili italiani rimangono intrappolati in Albania con l'avvento del regime dittatoriale, costretti a vivere in un clima di terrore e fatti oggetto di periodiche e violente persecuzioni. Con l'accusa di attività sovversiva ai danni del regime la maggior parte di essi viene condannata e poi rimpatriata in Italia. Donne e bambini vengono invece trattenuti e internati in campi di prigionia per la sola colpa di essere mogli e figli di italiani. Vivono in alloggi circondati da filo spinato, controllati dalla polizia segreta del regime, sottoposti a interrogatori, appelli quotidiani, lavori forzati e torture. In quei campi di prigionia rimangono quarant'anni, dimenticati.
Come il "nostro" che vi nasce nel 1951 e vive quarant'anni nel mito del padre e dell'Italia che raggiunge nel 1991 a seguito della caduta del regime.
Riconosciuti come profughi dallo Stato italiano, arrivano nel Belpaese in 365, convinti di essere accolti come eroi, ma paradossalmente sono condannati ad essere italiani in Albania e albanesi in Italia. Scena Verticale

SCENA VERTICALE
Nasce nel 1992 a opera di Saverio La Ruina e Dario De Luca, attuali direttori artistici del gruppo, cui si aggiunge successivamente Settimio Pisano nella cura dell'organizzazione.
La compagnia debutta nel '96 con La Stanza della memoria. Seguono de-viados (1998), Hardore di Otello tragedia calabro-scespiriana (2000), Amleto ovvero Cara mammina (2002, debutto al Festival delle Colline Torinesi), Kitsch Hamlet (2004), Elettra.Tre variazioni sul mito (2006). All'attività della compagnia vengono assegnati nel 2002 il Premio G. Bartolucci "per una realtà nuova" e nel 2003 il Premio della Critica Teatrale assegnato dall'Associazione Nazionale dei Critici di teatro.
Del 2006 è Dissonorata. Un delitto d'onore in Calabria, scritto diretto e interpretato da Saverio La Ruina, che riceve due Premi Ubu, come Migliore attore e Miglior testo italiano, ed è nella terna dei finalisti al Premio ETI 2007 nella categoria "Best one man show". Del 2007 è Luigi Sturzo. Le tre malebestie.
Nel 2009 debuttano U Tingiutu. Un Aiace di Calabria, scritto e diretto da Dario De Luca, e La Borto, spettacolo per il quale nel 2010 l'autore e interprete Saverio La Ruina riceve il Premio Hystrio alla drammaturgia, il Premio Ubu come Miglior testo italiano e la nomination nella categoria Migliore attore.
Scena Verticale organizza a Castrovillari il Festival sui nuovi linguaggi scenici Primavera dei Teatri, Premio Speciale Ubu 2009.
I suoi spettacoli sono rappresentati anche all'estero con tournée in USA, Argentina, Russia, Inghilterra, Germania, Francia, Irlanda, Croazia, Bosnia, Belgio, Svizzera.

La compagnia è presente al Festival per la quinta volta, dopo Amleto ovvero cara mammina nel 2002 coprodotto dal Festival, Kitsch Hamlet nel 2004, Dissonorata nel 2007 e La Borto nel 2010.

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