Scheda Spettacolo

DIE UNSICHERHEIT DER SACHLAGE (L'INCERTEZZA DELLA SITUAZIONE)

venerdì 13 e sabato 14 giugno ore 19

Fonderie Limone, Moncalieri

Prima nazionale

DIE UNSICHERHEIT DER SACHLAGE (L'INCERTEZZA DELLA SITUAZIONE)

mise en espace

Uno strano mondo al declino si rivela a Jan, scrittore e nomade urbano: episodi di violenza quotidiana, la malattia e la morte ricorrenti così da diventare un'idea dilagante di pericolo. Sono tracce di L'incertezza della situazione di Philipp Löhle, drammaturgo tedesco ospite al Festival grazie al progetto europeo Fabulamundi, per il quale dirige anche un laboratorio alla Scuola di Teatro dello Stabile di Torino.

di Philipp Löhle
regia Valter Malosti

traduzione dal tedesco Umberto Gandini in collaborazione con Goethe Institut
con gli allievi della Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino

nell'ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe sostenuto dal Programma Cultura dell'Unione Europea e organizzato da Pav, Off Limits, Teatrul Naţional Târgu-Mureş

presentato in collaborazione con Teatro Stabile di Torino e Goethe Institut-Turin

Jule lo ha lasciato e i suoi amici Björn e Robert non gli sono di grande aiuto. Così Jan C. Schmidt finisce in strada con una valigia. Ma Jan C. Schmidt è uno scrittore, quindi cerca di trarre il meglio dalle circostanze ed inizia a scrivere una storia. Osserva la città con gli occhi di un nomade urbano, lascia che gli entri sottopelle, diventa la voce narrante della città. E subito inizia a raccontare cose incredibili di una città che perde identità, che realmente brucia. Violenza quotidiana, malattia e morte si fondono in un quadro che denota l'incombere del pericolo. Ma è l'osservatore l'origine del pericolo? Jan incontra un vecchio che gli spiega come la realtà debba essere osservata e memorizzata in modo corretto e, seppure l'incertezza non aumenti, alla fine evidenzia la sconcertante natura delle circostanze. Il testo di Löhle si focalizza sulla ricerca di un mondo sicuro, ricerca che fallisce perché non si ha un metodo per definirlo. Potrebbe un'attenzione estrema salvare la visione individuale delle cose? Oppure, dopotutto, questo strano e morente mondo può rivelarsi solo ad un osservatore visionario?

PHILIPP LÖHLE
E' nato nel 1978 a Ravensburg. Ha studiato storia, teoria del teatro, comunicazione e letteratura tedesca a Erlangen e a Roma. Ha scritto il suo primo testo per il teatro mentre era ancora studente e per Genannt Gospodin (Chiamato Gospodin) ha ricevuto il premio del Bundesverbandes der Deutschen Industrie. Nel 2007 ha ricevuto una commissione di testi dal Theatertreffen-Stückemarktes. Per Lilly Link gli è stato assegnato, nel 2008, il Premio della giuria della Heidelberger Stückemarkts. Nello stesso anno Genannt Gospodin ha ricevuto una menzione al Mülheimer Dramatikerpreis e nel 2012 ha ricevuto per la seconda volta una menzione e ha vinto il Premio del pubblico per Das Ding. Löhle è stato autore stabile del Maxim Gorki Theater di Berlino, del Nationaltheater di Mannheim e dello Staatstheater di Magonza. Attualmente è drammaturgo in residenza al KonzertTheater di Berna.
Del suo lavoro dice: "la questione giusta non è perché scrivi ma perché scrivi per il teatro. Chi scrive per la scena produce cose incomplete. La sua scrittura è meramente un punto di partenza. Soltanto quando qualcuno dice il testo a voce alta e qualcuno lo ascolta, la scrittura diventa teatro. Queste sono per me le migliori occasioni per scrivere. E scrivere per me è porre una domanda senza avere una risposta definita."

Philipp Löhle è per la prima volta al Festival.

fabulamundieurope.eu

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