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VI Edizione - 2001
4/22 luglio 2001
"Provare di nuovo. Fallire di nuovo. Fallire meglio" (Samuel Beckett)
L’Eneide di Virgilio, l’Inferno di Dante, il Corano e poi Beckett, Bernhard, Pavese, Pasolini, Ponge: testi e autori con i quali il Festival delle Colline Torinesi vuole offrire ai propri spettatori momenti di cultura. Una scelta di impegno che contraddice la tendenza ad elargire soprattutto prodotti di facile consumo, una scelta che il Festival ha fatto propria sin dal suo primo spettacolo e che il pubblico ha premiato.
Fedele ad uno dei consolidati fili tematici –l’insoddisfazione per la lingua- il Festival delle Colline Torinesi rende omaggio in questa edizione alla “classicità”, quella classicità che prima che essere modello è stata invenzione, innovazione, sperimentalismo. Ed il nostro Festival agli slanci sperimentali si è votato: sia inserendo nei programmi compagnie di ricerca (dai Raffaello Sanzio a Pippo Delbono), sia offrendo a grandi attori di tradizione l’opportunità di percorsi alternativi. Non è mai venuta meno in particolare l’attenzione per i giovani, che quest’anno si estende, grazie alla collaborazione con ONDA, anche alla Francia. Il cartellone 2001 comincia proprio con uno spettacolo francese al Teatro Gobetti, prima di proporre altri dodici titoli nei soliti, affascinanti spazi della Collina Torinese, con quattro prime nazionali e molti “inediti” per il Piemonte.
Sergio Ariotti
Gli spettacoli:
- COMMENT UNE FIGUE DE PAROLES ET POURQUOI
- SOPRA UN PALCO D'ACQUA
- LA PAZZIA DI ISABELLA
- L'ASSEDIO DI TORINO
- DANTE-INFERNO
- L'UDITO
- DI UN SOFFIO DI VENTO, DI UN SUONO HO PAURA...
- LA STANZA DELLA MEMORIA
- CHE DIREMO STA NOTTE ALL'AMICO CHE DORME?
- LA RABBIA
- PRIMO AMORE
- AL KOR'AANE AL KARIME
- MEDEA MARTURANO
- KRAPP