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30 giugno
CASTIGLIONE TORINESE Chiesa dell'ex Cottolengo

MARILÙ DEI MAR(cido) E L'ORCHESTRA/SPETTACOLO DEGLI "STESSI" MAR(cido) IN CONCERTO

di Marco Isidori
regia Marco Isidori

interpreti Maria Luisa Abate (voce e fisarmonica)
Alessandro Curti (voce e chitarra)
Roberta Cavallo (voce, mandolino e percussioni)
Davide Barbato (voce e chitarra)
Elena Serra (voce e tamburello)
Paolo Oricco (voce e nacchere)
Isadora Pei (voce e chitarra)
Grazia Di Giorgio (piatti)
Michele Di Rocco (grancassa)
Veronica Galis (xilofono)
Carlino Sorrentino (sonagliere)

produzione Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa

Allora allora ecco che i Marcido la suoneranno e la canteranno, com'era d’altronde facile previsione che facessero, vista, anzi sentita la musica che hanno fatto, sviluppando negli anni l'organo del loro specifico teatro.
È semplice: da sempre, dalla nascita della compagnia, corrente il 1984, la tensione dominante, nell'affrontare il ventaglio di testi che via via sceglievamo di mettere in scena, s'andava rivelando come una tensione ineludibile verso ciò che si può definire, certo in modo tutt'altro che ortodosso, però significativamente, quale: testarda musicazione della parola drammatica, nell'intento (strenuamente perseguito!) di tener sbarrato al nostro operato scenico, ogni possibile varco da cui si potesse scivolare nella palude delle psicologie assortite, per noi inciampo sommo del teatro odierno e suo motivo principe di regressione.
Porsi davanti al dramma scritto, alla letteratura, nell'identico modo in cui ci saremmo comportati, avendo davanti a noi la nuda strumentalità d'un libretto d'opera, ha funzionato da antidoto.
Marilù Dei Mar (cido), alias Maria Luisa Abate, colonna portante (sonante e cantante per dir meglio) s'avventura ora in questa esperienza esplicitamente musicale, col piglio deciso che le è proprio, prodigandosi perché la temperatura del concerto si mantenga costantemente alta; l'affiatamento esemplare dei dieci elementi dieci (mai dimenticare che i Marcido sono allievi-ammiratori del teatro di varietà!) che animano oggi il nostro gruppo, naturalmente favorisce, ma la sua performance di musicante è straordinaria per l'extravaganza intelligente dell'attrice che riesce a dominare con astuzia dionisiaca una tecnica per lei inusuale piegandola coi ferri del suo vecchio mestiere o arte della "recitazione" che dir si voglia: così infatti procedono i Marcido per inventarsi musici.
L'Orchestra-Spettacolo figliata dalla Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa, sta rodandosi, viene imbastendo con determinazione allegra ed un po' sgangheratella (un po'!), un repertorio di canzoni proprie, e questo nella doppia prospettiva d'allestire prossimamente un'Opera (derivata dai: Giganti della Montagna di Luigi Pirandello) dove il compito affidato alla musica, sia musica vocale che musica strumentale, sarà quello di fondarne il reale cardine drammaturgico; in parallelo, il traguardo dell'Orchestra è proporre se stessa (non a caso si battezza degli: Stessi Mar [cido]) in tutta autonomia artistica dal percorso che vorrà seguire il teatro.
Insomma è nata una nuova band, e siccome si mormora che qualis pater talis filius, prepariamoci a trovarci di fronte un "complessino" particolare assai assai.
Andiamo, andremo a dimostrarlo.
Marco Isidori

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