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domenica 17 ore 21
Chiesa dei Battù, Pecetto Torinese

Prima Nazionale

12 SUORE SLOVACCHE

di Sonia Chiambretto
regia Sergio Ariotti

traduzione Gessica Franco Carlevero per il Festival delle Colline Torinesi

con Elisa Galvagno

immagini Ernaldo Data

musiche originali Beppe Crovella

luci Alessandro Salvatori

 

produzione Festival delle Colline Torinesi

nell'ambito di Face à face - Parole di Francia per scene d'Italia
spettacolo del progetto Carta Bianca

durata 55'

12 soeurs slovaques è un singolare testo della drammaturga francese Sonia Chiambretto che privilegia i frammenti, valorizza le omissioni e i silenzi, è quasi poesia prima che teatro. Vi si narra di alcune suore e di una in particore, Suor Rose, che vive nella Casa della Santa Infanzia di Dignes. Da ragazzina, di famiglia povera, fu mandata in convento in Francia per studiare e non rientrò mai nel suo paese. Una delle tante monacazioni forzate nel periodo della seconda Guerra Mondiale. In bilico tra la fede e il dubbio, la ribellione e la gratitudine, questa biografia regala uno straordinario ritratto di donna. Sergio Ariotti

Mi sono occupata di questo universo chiuso, ma anche di quello della Legione Straniera in un altro mio testo Mon képi blanc. Penso siano paralleli. Sembra paradossale: una comunità di donne, una comunità di uomini. E' interessante notare come i componenti di queste comunità siano arrivati da diversi paesi d'Europa e abbiano imparato il francese in un luogo chiuso. Io le chiamo le "lingue francesi di stranieri". Nella Legione, ad esempio, uno degli ultimi arrivati, un polacco che iniziava a parlare francese, lo insegnava a un tedesco o a un italiano. Questo fatto finisce col creare ibridi. Sia nella Legione che nella Casa Madre della Santa Infanzia sono nate lingue particolari e io sono andata a cercarle. Non come una glottologa... L'intreccio delle lingue racconta anche la storia della mia famiglia, che ha origini italiane. Io non ho voglia di parlarne direttamente, ma mi interessa cercare negli altri queste stesse tracce. Mi interessa il modo di circolare nel mondo, di spostarsi, di varcare le frontiere. Sonia Chiambretto


SONIA CHIAMBRETTO

Sonia Chiambretto è una delle nuove voci della letteratura contemporanea e del teatro francesi. È particolare nella sua scrittura la combinazione di finzione e testimonianza, di ricerca d’archivio e slancio poetico. L’esito è una lingua ora aspra, ora musicale. I suoi testi CHTO interdit aux moins de quinze ans, Mon képi blanc, 12 sœurs slovaques e Zone Education Prioritaire (premiato dal Centre National du Théâtre) sono pubblicati da Actes Sud-Papiers; il suo ultimo lavoro Polices! è stato pubblicato invece da Grmx éditions. La Chiambretto collabora anche con varie riviste di poesia. I suoi lavori sono stati messi in scena da Hubert Colas, Kitsou Dubois, Benoit Bradel, Rachid Ouramdane e Michel Bernard. Sono tradotti anche in Germania, Italia, Danimarca e Belgio. Sonia Chiambretto collabora dal 1999 alla programmazione dei Rencontres cinématographiques de Digne et des Alpes de Haute-Provence. Nella stagione 2011-2012 è stata artista associata al Théâtre Durance di Chateau Arnoux St.Aubain.

12 soeurs slovaques è stato presentato in Italia per la prima volta a Rivoli, in collaborazione con ACTI Teatrindipendenti, sotto forma di lettura di estratti nell'ambito del progetto europeo Carta Bianca. Della Chiambretto il Festival delle Colline Torinesi ha anche presentato nel 2008 Mon képi blanc con la regia di Hubert Colas e nel 2013, firmato dallo stesso regista, proporrà in anteprima assoluta Gratte ciel.

 

ELISA GALVAGNO

Diplomata presso la scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2003, lavora nelle principali produzioni del TST con Mauro Avogadro, Elisabetta Pozzi, Dominique Pitoiset. Collabora con diverse compagnie teatrali nazionali. All'estero prende parte a uno Studio su Festung Europa di Tom Lanoye a cura di Monika Dobrowlanska per il Flemish Literature Fund e Polnisches Institut Berlin. Durante la Biennale di Venezia Musica 2010 partecipa allo Studio su Quartett di Heiner Müller con la regia di Laurence Calame. Nel 2012 è, insieme ad Andrea Bosca, regista ed attrice dello spettacolo Come vivo acciaio, tratto dal romanzo di Beppe Fenoglio “Una questione privata”.

Elisa Galvagno è per la seconda volta al Festival. Ha recitato nel 2004 con Massimo Popolizio ne L'uomo di Neanderthal.

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