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sabato 15 ore 21, domenica 16 ore 17 e ore 21
Chiesa dei Battù, Pecetto

Prima Nazionale

FEROCEMADREGUERRA

(del selvaggio dolore di essere uomini)

di G.U.P. Alcaro + Francesca Bracchino + Francesca Brizzolara + Lucio Diana + Michele Di Mauro + Carlotta Viscovo
regia Michele Di Mauro

produzione progettoFMG, Bottega Cap10100, Festival delle Colline Torinesi

durata 1h30'

Ferocemadreguerra  nasce dal desiderio di 4 attori di mettere in discussione i consueti metodi di fare teatro, i consueti processi produttivi, con l'intento di creare uno spettacolo sui conflitti, sulle piccole e grandi guerre che l'individuo oggi deve essere preparato a combattere per affermare il valore della bellezza e della dignità, motori irrinunciabili alla base dei rapporti umani.
Uno spettacolo modulare, scomponibile, che, a seconda dei luoghi, dei tempi e delle condizioni, potrà assumere forme diverse (monologo, spettacolo a 2 o 3 o 4 interpreti).
Punto di partenza il testo poetico di Jean Pierre Siméon,  Stabat mater furiosa, un'orazione laica contro la guerra. Una sorta di preghiera nera che ha avviato una drammaturgia originale, una scrittura a 8 mani aperta anche al contributo di autori complici (Artaud, Morante, Kane, Shakespeare, Fabre e altri), tale da acquistare, in divenire, la forza di un Rito Pubblico d'intimità feroce.
Un desiderio di dire per conquistare e di stare per condividere, di vincere per convincere.
Guerre, non come condizioni da condannare, ma necessarie perché ci obbligano a scegliere.

"Oggi, per noi quali?
Contro chi?
Per ottenere che cosa?
Che armi abbiamo a nostra disposizione?
Su questo ci interroghiamo, e apriamo pubblicamente la questione.
Per farlo ci avvaliamo volentieri anche delle parole di Artaud e di Pasolini, della Szimborska e della Morante, della Sontag e della Harendt, di Testori e di Shakespeare...
GUERRE, non come condizioni da condannare, ma necessarie perché ci obbligano a scegliere. Tu da che parte stai?"

"E quando un uomo corre verso qualcuno che ama...
È il suo respiro, che si sente: il silenzio dell'amore che non sa dire,
che non ha bisogno, di dire,
che vive nel sospeso del "non so e non voglio e però"...

Ma quando la folla delle guerre, si mette in marcia...
senti il suo passo che martella:
un'ossessione, cadenzata, nella terra.
Un passo che è un tamburo e che risuona dappertutto.
Ognuno lo sa e lo sente, sotto la pelle,
l'eco sordo di questo passo ferale".

Il mio furore è senza gesti/ senza colpi/ senza grida,
implacabile: dritto e definitivo.
Un rifiuto definitivo.
Non te la caverai.
Non ti basterà dire "sono d'accordo".
Che me ne faccio delle parole.
La mia furia è sorda!
Io sto con la vita!

..................

Io sputo
maledico
detesto
ripeto
voglio essere detestabile come un rimorso
rumino
farnetico
do fastidio?
Innervosisco?
non c'è scampo!
non te la caverai così facilmente, uomo!
non voglio essere consolata.
piuttosto mi strappo l'anima
e te la butto tra i piedi
ancora sanguinante d'odio.

..................

RIPASSARE IL DOLORE
una parola, dolore,
insipida.
Una parola insipida
Dolore.
Ripassare il dolore
ripassare il dolore
ripassare il dolore
Fa lacrimare? Sì, come le cipolle.
E se lo cucini male resta insipido.
Avanti dillo!

La mia emozione...è?....Inutile?
E' un'emozione emozionante?
Troppo facile!
Guerra non è un sentimento:
bisogna che qualcuno si assuma
il tragico
degli effetti e delle cause.

Dopo ogni guerra
c'è chi deve ripulire.
C'è chi deve spingere le macerie
ai bordi delle strade
per far passare i carri di cadaveri.
C'è chi deve sprofondare
nella melma e nella cenere,
tra le molle dei divani,
le schegge di vetro
e gli stracci insanguinati.
Non è fotogenico e ci vogliono anni.
Tutte le telecamere sono già partite
per un'altra guerra.
Chi sapeva di che si trattava,
deve far posto a quelli che ne sanno poco.
E meno di poco.
E  assolutamente nulla.

Il progetto è figlio d'una frequentazione di lavoro costante all'interno di EDIPOW(a)ER un luogo di ricerca di base per mettere in discussione "metodi e applicazioni dei medesimi nella creazione teatrale", proposto a Torino da settembre 2012 da Michele  Di Mauro, in collaborazione con il CAP10100.  Una sorta di "laVoratorio aperto a professionisti del settore". Adesso, si sono alleati alla compagine attoriale/registica del Progetto FMG, anche altri 2 professionisti con cui negli anni s'è creata un'intima connessione d'intenti: Lucio Diana, per il progetto scenotecnico, e G.U.P. Alcaro per quello musicale.

FRANCESCA BRACCHINO
Diplomata nel 2000 alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, diretta da Luca Ronconi. Nel 2004 vince il Premio Eleonora Duse come migliore attrice emergente. Lavora con Cobelli, Avogadro, Lievi, Rifici, Perrotta, Bianco/Liberti, Lagarde. Al cinema con Bondi e Verdecchi.

FRANCESCA BRIZZOLARA
Diplomata nel '97 presso la Scuola di Teatro di Bologna diretta da A. Galante Garrone. Lavora con lo Stabile di Parma, La Contrada di Trieste, La Contemporanea 83, il Teatro d'Aosta, la Fondazione T.R.G Piemonte, ALDES, l'Impasto, sotto la guida di registi e coreografi: Salveti, Dall'Aglio, Le Moli,  Macedonio, A. Berti e Michela Lucenti. Dal 2005 fa parte della compagnia Tecnologia Filosofica.

MICHELE DI MAURO
Attore, regista e autore. Ha lavorato, in teatro, sotto la direzione di Castri, Missiroli, Guicciardini, Vacis, Malosti, Solari, Bianco/Liberti, Binasco. Al cinema e in Tv con Tavarelli, Ponti, Capotondi, Grimaldi, Donna, Monteleone, Ribuoli.

CARLOTTA VISCOVO
Diplomata nel 2000 alla Scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da Luca Ronconi. Nel 2005 partecipa alla II edizione del Progetto Thierry Salmon, la nuova Ecole des Maitres, diretto da Franco Quadri, tenuto da Rodrigo Garcìa. Frequenta laboratori di specializzazione con Danio Manfredini, B. De Franceschi, C. Marnas, R. Giordano, C. Coldy, V. Binasco. Come attrice è diretta da Avogadro, Rifici, Malosti, Lievi, Pitoiset, Castri, Ronconi, Bianco/Liberti, Garcia, Popolizio, Marnas, Hermanis.

Francesca Bracchino è al Festival per la seconda volta dopo Richard III nel 2007;
Francesca Brizzolara per la seconda volta, dopo Der Augenblick dort nel 2010;
Michele Di Mauro per la settima volta, dopo Variazioni su Krapp nel 2001, 295 punto 3 nel 2002, Progetto-Othello nel 2003, Così su due piedi nel 2004, Cosmetica del nemico nel 2006, Un anno con 13 lune nel 2007 e Der Augenblick dort nel 2010; 
Carlotta Viscovo per la seconda volta dopo Baccanti nel 2002.

Ferocemadreguerra Fmg

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