Archivio
martedì 2 giugno e mercoledì 3 giugno ore 21.30
Casa Teatro Ragazzi e Giovani, Torino
Prima Nazionale
LAS IDEAS
di Federico León
regia Federico León
con Julián Tello e Federico León
scenografia Ariel Vaccaro
musiche e suono Diego Vainer
luci Alejandro Le Roux
costumi Paola Delgado
coordinamento tecnico Matías Iaccarino
produzioni e assistenti alla regia Rodrigo Pérez, Rocío Gómez Cantero
video
con Alejandra Manzo, Maitina De Marco, Pablo Gasloli, Alejandro Ini, Barbara Irisarri, Ana Maria Monti, Patricia Russo, María Laura Santos, José Maria Seoane, Alfredo Staffolani, Martín Tchira, Emanuel Torres, Antonella Querzoli, Gabriel Zayat; casting Maria Laura Berch
fotografia Ignacio Iasparra; video camera e fotografia Guillermo Nieto; suono Diego Vainer
video art director Mariela Ripodas; video object making David D'Orazio
editing Andres Pepe Estrada; post-produzione Alejandro Soler
consulenza tecnica Paula Coton, Agustin Genoud
produzione Kunstenfestivaldesarts (Bruxelles), Iberescena (Spagna), Festival Internacional de Buenos Aires, El Cultural San Martín (Buenos Aires), Fundación Teatro a Mil (Santiago de Chile)
versione originale con sottotitoli in italiano
traduzione Allegra Montalenti per il Festival delle Colline Torinesi
presentato in collaborazione con Fondazione Live Piemonte dal Vivo
e con Kunstenfestivaldesarts Bruxelles, Iberscena (Spagna), La Bâtie Genève, Festival d'Automne Paris
durata 1h
Un artista e il suo collaboratore si ritrovano in studio per lavorare ad alcuni progetti. Quello che inizialmente doveva essere un incontro informale tra due amici, si trasforma in un'intensa giornata di lavoro. La superficie di lavoro è un vecchio tavolo da ping pong in disordine, su cui viene proiettato il desktop del computer e di fronte al quale l'artista e il suo aiutante confrontano le loro idee scambiandosele proprio come fossero palline da ping pong.
Lo spettatore segue in questo modo il processo creativo dall'interno e in tempo reale: come nascono le idee; quali meccanismi si attivano per metterla in pratica; ipotesi e teorie vengono analizzate, osservate e confrontate. Tutto ciò che lo spettatore vede, diventa materia possibile per un'opera. Realtà e finzione si confondono: è difficile distinguere la vita degli artisti dall'esperienza artistica.
Possiamo assistere all'apriori della finzione, entrando nella mente dell'artista e immergendoci nelle sue idee attraverso le immagini del computer: vediamo come scrive, corregge, naviga in internet; seguiamo le sue associazioni di idee, la sua organizzazione mentale, ed anche la sua disorganizzazione. Il computer diventa un nuovo personaggio.
L'artista e il suo collaboratore si sottopongono ad alcuni test per determinare la cifra del realismo di un'opera. Ad esempio, in una scena in cui si beve whisky per ubriacarsi, bisognerebbe bere vero whisky o sarebbe meglio bere tè che sembri whisky? Per far sì che il pubblico assuma come vero il denaro mostrato durante lo spettacolo, occorre usare un rilevatore di banconote? Ma come facciamo a sapere che il rilevatore sia vero? Dovremmo usare uno strumento che verifichi il rilevatore? Le domande si moltiplicano all'infinito, creando sempre nuove questioni.
Il processo creativo che lo spettacolo analizza è lo stesso che Federico León (il regista e l'artista) e Julián Tello (l'attore e il collaboratore) hanno affrontato per creare lo spettacolo. Le idee potrebbero essere le loro stesse idee, ma non necessariamente. Così come loro sono se stessi, ma sono allo stesso tempo l'interpretazione di se stessi.
FEDERICO LE0N
Federico León (Buenos Aires, 1975) è autore, regista, cineasta e attore ed esponente della nouvelle vague del teatro argentino (tra cui Ricardo Bartìs e Rafael Spregelburd presentati dal Festival) che ha conquistato il vecchio continente negli ultimi dieci anni. Per il teatro ha scritto e diretto Achetazo de campo, Museo Miguel Angel Boezzio, Ex Antuán, Mil quinientos metros sobre el nivel de Jack, El adolescente, Yo en el futuro e Las multitudes, spettacolo del 2012 che lo ha confermato uno dei talenti della scena contemporanea internazionale, grazie ad un lavoro rigoroso ed emozionante. Pluripremiato in Argentina, le sue opere sono state presentate in Germania, Francia, Olanda, Austria, Italia, Danimarca, Scozia, Belgio, Spagna, Brasile, Canada, Stati Uniti e Australia. I suoi lungometraggi, Todo juntos e Estrellas, sono stati selezionati ai festival, tra gli altri, di Locarno, Londra, Los Angeles, Miami, Buenos Aires, La Habana. Nel 2002 è stato selezionato per il progetto The Rolex Mentor and Protegé Arts Initiative, grazie al quale ha lavorato con Bob Wilson.
Federico León è presente per la seconda volta al Festival delle Colline Torinesi, dopo Yo en el futuro nel 2009.