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venerdì 12 giugno ore 17.30 e 21.30 sabato 13 e domenica 14 giugno ore 17.30 e 19.30
Teatro Gobetti, Torino

Prima Nazionale

GIRO DI VITE

concerto di fantasmi da Henry James (primo movimento)

di Henry James
regia Valter Malosti

con Irene Ivaldi
traduzione Nadia Fusini
progetto sonoro e programmazione luci G.u.p. Alcaro,
costume Federica Genovesi
fonico Simone Gaboardi
adattamento teatrale, ideazione e regia Valter Malosti

produzione Teatro di Dioniso
in collaborazione con Festival delle Colline Torinesi

durata 1 h

GIRO DI VITE
Nel 1898, Henry James dava alle stampe Il giro di vite (The turn of the screw), una costruzione meravigliosamente ambigua e forse la sua novella più famosa presso il grande pubblico, anche per una bella versione cinematografica firmata nel 1961 da Jack Clayton. (The innocents). Fiumi di inchiostro, letterari e psicanalitici, sono stati usati per leggere nelle maniere più diverse il mistero dei fantasmi, irreali e realissimi, che ossessionano i due piccoli Miles e Flora e la loro governante.
Giro di Vite è infatti un racconto di fantasmi. Forse il più celebre racconto moderno di fantasmi. Un puro, grandissimo esercizio nel genere. Ha ragione Oscar Wilde: siamo di fronte a un racconto meraviglioso, altrettanto violento e sciccante di una tragedia elisabettiana. Il climax che conduce al tragico snodo finale (che vede protagonista il piccolo Miles) continua a produrre una suspense e un´emozione che neanche un secolo di «misteri» letterari è riuscito ad appannare.

LA STORIA
A Natale una comitiva si riunisce per raccontarsi storie impressionanti. Di tutte le storie farà più paura quella che sarà raccontata attraverso il filtro di un manoscritto di una donna sconosciuta in possesso di uno degli ospiti. La donna, una giovane istitutrice, affascinata da un giovin signore che incontra a Londra, accetta il lavoro che questi le propone, e cioè di prendersi cura dei due nipoti che gli sono rimasti in custodia, due serafici orfanelli che lui ha confinato nell'avita casa di famiglia dell'Essex. È lì che la giovane maestra dovrà recarsi con l'obbligo di non importunarlo in nessun caso. Va dunque a Bly e conosce i due "angeli". D'improvviso la brava maestra vede (solo lei apparentemente) i fantasmi: prima un uomo poi una donna, sono Quint, uno dei domestici intimi del signore del maniero e la Jessel, la precedente istitutrice. Tutti e due morti. Si capisce che i due se la intendevano e che conducevano insieme una vita dissoluta, in cui hanno coinvolto i bambini. I quali risultano così "corrotti" e a rischio di essere trascinati nella stessa dannazione dei fantasmi. A questo punto l'istitutrice idealista riconosce il proprio compito: dovrà salvare i bambini dall'inferno dei depravati maestri. Dandosi tutta, in modo fanatico, alla salvifica missione, la giovane donna si fa non solo possessiva, ma inquisitiva: cerca in modi differenti di portare i bambini a confessare il loro contato con i due demoni. La bambina, ammalata, viene portata a Londra e l'istitutrice rimasta sola col piccolo Miles, dopo una finale e drammatica apparizione del fantasma di Quint, si ritroverà stretto tra le sue braccia, dopo una scena che sa di esorcismo, il corpicino senza vita di Miles.

IL PROGETTO
In questo "primo movimento" di avvicinamento allo spettacolo, Irene Ivaldi, darà corpo alla misteriosa istitutrice, letteralmente abitata dalle presenze di volta in volta evocate; una polifonia di voci che diviene avventura psichica, rumore del pensiero.


VALTER MALOSTI
Regista, attore e artista visivo, ha vinto il premio UBU per la regia di Quattro Atti Profani di Antonio Tarantino, il premio dell'Associazione Nazionale Critici di Teatro per Shakespeare/Venere e Adone, il premio Hystrio per la regia di Giulietta di Fellini. Inverno di Jon Fosse ha vinto il premio UBU come miglior testo straniero messo in scena in Italia. Gli attori dei suoi spettacoli hanno vinto numerosi premi, citiamo, tra tutti, i due UBU di Michela Cescon per Giulietta di Fellini e Bedbound di Enda Walsh e il premio ANCT di Laura Marinoni per Passio Laetitiae et felicitatis di Testori. Malosti ha diretto opere di Nyman, Tutino, Glass, Corghi e Cage, spesso in prima esecuzione, e per il Teatro Regio di Torino Le nozze di Figaro di Mozart. Come attore Malosti ha lavorato per quasi un decennio con Luca Ronconi, e al cinema con Calopresti, F.Battiato e Martone. É stato Manfred (Schumann/Byron) per la direzione d'orchestra di Noseda. Tra le ultime creazioni Lo stupro di Lucrezia dal poemetto di Shakespeare (premio UBU 2013 ad Alice Spisa come nuova attrice under 30) e Quartett di Heiner Muller (premio UBU 2014 a Gup Alcaro per il miglior progetto sonoro).
Malosti dirige la Scuola per attori della Fondazione Teatro Stabile di Torino.

IRENE IVALDI
Diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Torino nel primo corso diretto da Luca Ronconi, che termina con un dittico Pasoliniano in tournée in Italia e all'estero. Da allora lavora in teatro, tra gli altri, con Gabriele Lavia, Giorgio Barberio Corsetti, Ninni Bruschetta, Mauro Avogadro, Attilio Corsini, Ugo Gregoretti, Walter Pagliaro e Valter Malosti. Al cinema e in televisione appare in diversi ruoli con Antonio Albanese, Vittorio Sindoni, Giovanni Morricone, Emidio Greco, Felice Farina e tra il 2009 e il 2010 per la pellicola Senza fine di Roberto Cuzzillo, ottiene i premi come miglior attrice al Festival del Sol di Tenerife, al Chieti Film Festival, al Festival di Gallio e al Festival Internacional de Cine de Madrid. Dal 2007 collabora stabilmente con la compagnia Teatro di Dioniso per cui, oltre alla presenza come attrice, sta realizzando e curando numerosi percorsi di formazione del pubblico e laboratori anche con i giovanissimi.

G.U.P. ALCARO
Sound designer, musicista, programmatore audio. Inizia la sua attività nel 1998 come produttore e fonico in studio e musicista elettronico sul palco. Dal 2004 si dedica prevalentemente al sound design di spettacoli teatrali incentrando il lavoro sull'interazione dal vivo. Contemporaneamente alla collaborazione pluriennale con Valter Malosti per la creazione e l'esecuzione di progetti sonori (il radiodramma M. Butterfly per Rai Radio 3, Disco Pigs, Nietzsche Ecce Homo, Macbeth, Venere e Adone, Passio Laetitiae et Felicitatis, Quattro Atti Profani, La Scuola delle Mogli, Corsia degli Incurabili, Signorina Giulia, Lo Stupro Di Lucrezia, Amleto, Quartett), ha collaborato tra gli altri con: Hubert Westkemper (Manfred prodotto da TST e Teatro Regio; Danza Macabra per la regia di Luca Ronconi prodotto dal Festival dei 2Mondi), Andrea De Rosa, Pier Giorgio Bellocchio, Lella Costa, Masbedo (sonorizzazione dell'opera Todestriebe 2014). Ha condiviso il palco con Michele Di Mauro (Enrico 4, 2010.com_andamenti, Solo Bukowski, Confessioni di un ex-presidente), Valter Malosti Fabrizio Gifuni (Lo straniero, un'intervista impossibile) e Sergio Rubini (Delitto e Castigo). Nel 2014 riceve il Premio UBU per il miglior progetto sonoro con lo spettacolo Quartett. Dal 2012 è impegnato nella direzione del collettivo creativo Superbudda di Torino.
Malosti è per il decimo anno al Festival, dopo Un sogno di una notte di mezza estate 1996, Hamlet/Frammenti 1997, Storia di Doro 1998, Baccanti 2002, Nietzsche Ecce Homo 2006, Passio Laetitiae et Felicitatis 2008, Poe/Concerto di tenebre 2009, Corsia degli incurabili, 2010; nel 2014 ha presentato Thérèse e Isabelle e ha curato la regia di due mise en espace, L'incertezza della situazione e Aria di Pietra, con gli allievi della Scuola per Attori dello Stabile di Torino nell'ambito del progetto europeo Fabulamundi.
G.U.P. Alcaro è al Festival per l'ottava volta: oltre agli spettacoli di Malosti dal 2006 al 2014, ha collaborato in Ferocemadreguerra nel 2013 e The Secret Love life of Ophelia nel 2014.
Irene Ivaldi prende parte al Festival per la prima volta.

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