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mercoledì 17 e giovedì 18 giugno ore 19.30
Casa Teatro Ragazzi e Giovani, Torino

Prima Nazionale

BIOKHRAPHIA

di Rabih Mroué e Lina Majdalanie
regia Rabih Mroué e Lina Majdalanie

con Lina Majdalanie
scenografia Ali Cherri

produzione Ashkal Alwan, Théâtre Vidy Lausanne
presentato in collaborazione con Théâtre Vidy Lausanne

versione francese con sopratitoli in italiano
traduzione Allegra Montalenti per il Festival delle Colline Torinesi

durata 40'

Il titolo dello spettacolo è un gioco di parole, che unisce il concetto di biografia con quello di "khraphia", che in arabo significa letteralmente "delirio" ma anche "senilità, "escremento". Si tratta di un monologo sottoforma di intervista, in cui Lina interpreta sia l'intervistatore sia l'intervistato, una discussione a doppio senso ricca di osservazioni pungenti e radicali sul turbamento dell'artista, sul suo rapporto con i mezzi espressivi, sul teatro, sulla sessualità e la censura, sulla vita individuale e politica nella società libanese contemporanea.

"Il prefisso bio significa vita; e la vita è il contrario della morte...
Ma le persone sono come addormentate; si svegliano solo quando arriva il momento della loro morte" Lina Majdalanie

Il lavoro ha ottenuto nel 2002 il Jürgen Bansemer & Ute Nyssen Dramatiker Preis.

LINA MAJDALANIE
Lina Majdalanie (nuovo nome d'arte di Lina Saneh, Beirut 1967) è autrice, regista e attrice. Ha insegnato performing art alla Haute Ecole d'Art et Design di Ginevra e tiene seminari in università, scuole d'arte e festival. Tra il 2011 e il 2014 ha preso parte al Curriculum Comittee of HomeWorkSpace, un programma di studio interdisciplinare sull'arte promosso dall'associazione libanese Ashkal Alwan.

RABIH MROUÉ
Rabih Mroué (Beirut 1967) è autore, regista, attore e artista visivo; scrive per le riviste Kalamon (Beirut) e The Drama Review/TDR (New York); ha fondato ed è uno dei consiglieri del Beirut Art Center (BAC). Attualmente è membro dell'International Research Center: Interweaving Performance Cultures della Freie Universität di Berlino. Ha inoltre ricevuto diversi premi, tra cui: Biennale WRO - Wroclaw (Polonia 2013); The Prince Claus Award (Olanda 2011); The Foundation for Contemporary Arts, Award (performing arts) e The Spalding Gray Award, entrambi a New York nel 2010.

"La specificità del loro lavoro è quella di mettere costantemente in discussione i media che usano, di portare la critica nel cuore stesso della pratica teatrale. I due artisti sviluppano un teatro alternativo, fortemente legato al loro paese d'origine, il Libano. Ma il loro modo di affrontare il fascismo, la religione o la misoginia, gli espedienti estremamente semplici che mettono in opera per creare dei corto-circuiti politici, i racconti molto fantasiosi che inventano per smontare gli ingranaggi di questa società, da ultimo la loro ironia, tutti questi elementi conferiscono ai loro spettacoli una portata universale" (dal programma di Losanna 4 jours Beyrouth à Vidy, personale dedicata ai due artisti a Losanna a giugno 2015).

Lina Majdalanie e Rabih Mroué sono approdati per la prima volta in Italia al Festival delle Colline Torinesi, dove sono presenti per il settimo anno, dopo Who's afraid of representation? nel 2007, How Nancy wished that everything was an April Fool's Joke e Appendice nel 2008, Photo-Romance nel 2009 e 33 tours et quelques secondes nel 2012, coprodotti dal Festival, Probable title: zero probability nel 2013.

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