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domenica 5 giugno ore 21.30 lunedì 6 giugno ore 19.30
Teatro Astra, Torino

Prima Nazionale

GEPPETTO E GEPPETTO

di Tindaro Granata
regia Tindaro Granata

con (in ordine alfabetico) Alessia Bellotto, Angelo Di Genio, Tindaro Granata, Carlo Guasconi,
Paolo Li Volsi, Lucia Rea, Roberta Rosignoli
regista assistente Francesca Porrini
allestimento Margherita Baldoni
luci e suoni Cristiano Cramerotti
assistente ai movimenti di scena Micaela Sapienza
organizzazione Paola A. Binetti

coproduzione Teatro Stabile di Genova, Festival delle Colline Torinesi, Proxima Res

il primo reading è stato presentato a settembre 2015 nell’ambito del festival Garofano Verde di Roma

Questo spettacolo è stato scritto dopo aver incontrato, discorso e ragionato, nei bar vicino casa e alla stazione Centrale di Milano, insieme a persone alle quali ho rubato pensieri, dubbi, certezze, paure, stereotipi, dolcezze, comprensioni, rabbia, tolleranza, disinformazione, odio e amore e tante frasi e tante parole. Persone sul tram 15, dal Duomo allo Spazio Proxima Res e sul tram 5 che da casa mia porta alla Stazione Centrale. Persone per strada in via Budua, in via Lancetti, in Viale Zara. Persone al parco giochi di Piazzale Istria dove le mamme e i papà portano i loro piccoli a giocare. Sul Freccia Rossa Milano/Napoli, su quello Milano/Roma e infine parlando dalle 23.30 alle 03.05 con la signora Concetta Procopio, sul bus di ritorno da Castrovillari, il 2 giugno 2015.

Tony e Luca stanno insieme da diversi anni: sono una famiglia.
Per essere una famiglia felice basta che due persone si amino.
Per essere una famiglia "davvero" felice c'è bisogno di portatori sani di gioia: i bambini.
Tony vuole diventare padre. Luca vuole aspettare.
La madre di Tony vuole evitare che accada.
Franca (amica dei due) vuole capire come si può fare.
I due vanno in Canada, e come il primo papà single della storia di tutte le storie, Geppetto, "fanno", "fabbricano", " costruiscono", "creano" il loro piccolino.
Geppetto e Geppetto tornano in Italia con il loro figlio Matteo.
Matteo cresce con amore e amore e amore.
Passano trent'anni.
Il giorno del ventennale della morte di Tony, Matteo rivendica qualcosa al padre Luca, vomitandogli addosso tutto quello che gli ha causato crescere in una famiglia non "normale".
Lo accusa di qualcosa che è mancato.
Luca si difende, ma qualsiasi cosa dica, agli occhi di Matteo, sbaglia.
I due si scontrano e si odiano e si ammazzano di botte e urlano e spaccano mobili e lasciano l'uno alla solitudine dell'altro.
E' difficile essere figli di gay, ma è difficile anche essere padri di figli normali.
Un giorno Matteo andrà, Geppetto ritornerà, l'altro Geppetto perdonerà, come in una famiglia "normale".

TINDARO GRANATA Nasce a Tindari (ME) nel 1978. Nel 2000 si trasferisce a Roma, dove frequenta diversi corsi di recitazione ma il suo percorso teatrale inizia nel 2002 con Massimo Ranieri, in occasione della messa in scena dello spettacolo "Pulcinella", diretto da  Maurizio Scaparro.
Con Carmelo Rifici, inizia un felice sodalizio che lo porta a lavorare in diversi spettacoli a partire da "Il nemico" e "La testa del profeta", per il festival di San Miniato; ne "Il gatto con gli stivali" e nel "Giulio Cesare", al Piccolo Teatro di Milano; in "Fedra" di Euripide per il festival del Dramma Antico; per lo Stabile di Bolzano nel cast de "La rosa bianca" e "Sanguinare Inchiostro"; infine nella Proxima Res, associazione di cui è direttore artistico, viene diretto in "Buio" e in "Chi resta".
Mette in scena "Antropolaroid" spettacolo sulla storia della sua famiglia, con cui nel 2010 vince, per la sezione della Giuria Popolare, il concorso Borsa Teatrale "Anna Pancirolli" e nel 2011 il "Premio della Critica" dell'Associazione Nazionale Critici Teatrali per la messa in scena e l'interpretazione. Nel 2012 gli viene assegnato il Premio Fersen "Attore Creativo". Nel 2013 dirige ed interpreta il suo secondo testo teatrale "Invidiatemi come io ho invidiato voi" e nello stesso anno gli viene assegnato il Premio Fersen alla Regia. Nel 2013 vince il primo "Premio Mariangela Melato" come attore emergente. Nel 2014 partecipa a "Dedica Festival" a Pordenone con la lettura de "Il libro del buio" di Tahar Ben Jelloun con la regia di Serena Sinigaglia. Nel 2014 vince il Premio "Franco Enriquez" alla drammaturgia per il testo "Invidiatemi come io ho invidiato voi" e il Premio Internazionale "Orgoglio siciliano nel mondo". Nel settembre del 2015 partecipa alla rassegna "Garofano Verde" con la lettura di "Geppetto e Geppetto". Nel 2016, diretto da Andrea Chiodi, è nel cast de "La locandiera". Sempre nel 2016 debutterà in " 32'' 16", testo scritto da Michele Santeramo, per la seconda volta diretto da Serena Sinigaglia.

www.proximares.it

Tindaro è al Festival per la 3a volta dopo Antropolaroid nel 2012 e Invidiatemi come io ho invidiato voi nel 2013.

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