Archivio
lunedì 20 giugno ore 21.30
martedì 21 giugno ore 19.30
Fonderie Limone, Moncalieri
Prima Assoluta
SOCRATE IL SOPRAVVISSUTO
come le foglie
di Simone Derai e Patrizia Vercesi
regia Simone Derai
dal romanzo Il Sopravvissuto di Antonio Scurati
con innesti liberamente ispirati a Platone e a Cees Nooteboom
con Marco Menegoni, Iohanna Benvegna, Marco Ciccullo, Matteo D'Amore, Piero Ramella, Francesca Scapinello, Margherita Sartor, Massimo Simonetto, Mariagioia Ubaldi
maschere Silvia Bragagnolo e Simone Derai
costumi Serena Bussolaro e Simone Derai
musiche e sound design Mauro Martinuz
video Simone Derai e Giulio Favotto
con Domenico Santonicola (Socrate), Piero Ramella (Alcibiade), Francesco Berton, Marco Ciccullo, Saikou Fofana, Giovanni Genovese, Elvis Ljede, Jacopo Molinari, Piermaria Muraro, Massimo Simonetto
riprese aeree Tommy Ilai e Camilla Marcon
concept ed editing Simone Derai e Giulio Favotto
direzione della fotografia e post produzione Giulio Favotto / Otium
regia Simone Derai
produzione Anagoor
co-produzione Festival delle Colline Torinesi, Centrale Fies
progetto realizzato con il sostegno del bando ORA! Linguaggio contemporanei produzioni innovative della Compagina di san Paolo
In un tempo, il nostro, che porta con sé vorticosi mutamenti, la questione educativa sembra diventata un tema marginale e insieme una montagna inaffrontabile, sempre aggirata per mezzo di riforme scolastiche dannatamente parziali che mortificano insegnanti e ragazzi e il processo stesso della conoscenza.
Stiamo accumulando un ritardo colpevole. Serve che si levi un pensiero alto ed articolato attorno all'educare oggi, alla cura delle coscienze in formazione. Un pensiero che rilevi la stretta connessione tra processo della conoscenza e ricerca della giustizia, tra strumenti del conoscere (che è riconoscere e saper distinguere la verità dall'opinione) e pratica politica. Un pensiero che smetta di separare la filosofia dalla vita, che ricucia lo strappo tra anima e corpo e inviti all'eterna e mai perfetta ricerca della verità unico baluardo contro l'assenza di senso della storia e dell'esistenza.
Con Socrate il sopravvissuto Anagoor entra all'interno di una classe, in una scuola come tante. Lo fa inseguendo alcune pagine del romanzo di Antonio Scurati, Il sopravvissuto e assumendo il punto di vista di chi si dispone di fronte ad un gruppo di giovani incaricato della loro educazione. Non un adattamento teatrale del romanzo, ma, come di consueto nelle creazioni di Anagoor, alcune tra le pagine più emblematiche del libro si intrecciano come un fiume carsico ad altre vicende, altre parole, altre dimensioni temporali: in questo caso gli ultimi momenti di vita di Socrate attorniato dai suoi discepoli prima della condanna a morte.
Tra le ore che precedono la morte di Socrate per ingiunzione della città, così come sono raccontate da Platone nel Fedone, e l'ora in cui lo studente Vitaliano Caccia massacra a colpi di pistola l'intera commissione di maturità lasciando in vita il solo insegnante di storia e filosofia, così come è dipinta con lucida ferocia nel romanzo di Antonio Scurati, si consuma tutta la battaglia, una vera e propria Gigantomachia, al pensiero occidentale dalle sue origini ai suoi inevitabili e tragici esiti storici. Ma non solo, si rinnovano infatti anche due eterni interrogativi: la domanda di senso, ingombrante punto di domanda rivolto al maestro, e la questione stessa della posizione del maestro rispetto al sapere e ai discepoli.
ANAGOOR La compagnia nasce nel 2000 a Castelfranco Veneto, su iniziativa di Simone Derai e Paola Dallan, ai quali si aggiungono successivamente Marco Menegoni, Moreno Callegari, Mauro Martinuz, Giulio Favotto e molti altri, facendo dell'esperienza un progetto di collettività.
Nel 2008 la compagnia è finalista al Premio Extra con Jeug*. Nel 2009 con Tempesta riceve una segnalazione Speciale al Premio Scenario ed è finalista al Premio Off promosso dal Teatro Stabile del Veneto. Nel 2010 entra a far parte del progetto Fies Factory e del network internazionale Apap. Nel 2011 lo spettacolo Fortuny è invitato alla Biennale di Venezia diretta da Alex Rigola. Contemporaneamente Anagoor avvia una tournée internazionale che la conduce in Inghilterra, Danimarca, Portogallo e Francia. Nel 2012 debuttano a MiTo il film-concerto Et manchi pietà sulla vita della pittrice Artemisia Gentileschi, e lo spettacolo L. I. Lingua Imperii insignito del premio "Jurislav Korenić" a Simone Derai come miglior giovane regista per lo spettacolo al GRAND-PRIX del Festival MESS di Sarajevo. Nel 2013 Anagoor riceve il Premio Hystrio - Castel dei Mondi e debutta con la prima regia di un'opera: ll Palazzo di Atlante di Luigi Rossi (1642), libretto di Giulio Rospigliosi, alla Sagra Musicale Malatestiana di Rimini. Nel 2014 al Festival delle Colline Torinesi debutta Virgilio Brucia presentato anche al Romaeuropa Festival.
Nel 2015 il Napoli Teatro Festival Italia presenta un focus dedicato ad Anagoor ospitando Lingua Imperii e Virgilio Brucia. Lingua Imperii è presentato alla Biennale Teatro di Venezia ed è tra gli spettacoli vincitori del Music Theatre NOW 2015 - Worldwide Competition for new Opera and Music Theatre. Debutta Santa Impresa, produzione del Teatro Stabile di Torino, progetto di Laura Curino e Anagoor con la regia di Simone Derai. Nel 2016 Virgilio Brucia è nella stagione del Piccolo Teatro di Milano - Teatro d'Europa.
La compagnia è per la terza volta al Festival dopo L.I. Lingua Imperii nel 2013 e Virgilio Brucia, coprodotto, nel 2014