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14-15 giugno
TORINO Teatro Gobetti

AQUA MARINA

ADA, CRONACA FAMILIARE

di Chiara Lagani
regia Luigi de Angelis

ideazione Chiara Lagani e Luigi de Angelis
luci, macchine del suono Luigi de Angelis
costumi Chiara Lagani
scene Luigi de Angelis e Antonio Rinaldi
con Marco Cavalcoli, Chiara Lagani, Francesca Mazza
movimenti di scena Antonio Rinaldi
realizzazione scenotecnica Antonio Rinaldi con Giovanni Cavalcoli, Sara Masotti, Lia Pari
detective della letteratura Margherita Crepax
maestri di ballo Edoardo Sebastiani e Elisabetta Ragazzini
sartoria Laura Graziani Alta Moda

produzione Fanny & Alexander e Festival delle Colline Torinesi
in collaborazione con Accademia Perduta / Romagna Teatri, col patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ravenna, Comune di Ravenna
col patrocinio e la collaborazione del Comune di Bagnacavallo

...perché il cervello dell’uomo può diventare il miglior luogo di tortura
 fra tutti quelli da lui stesso inventati, istituiti e utilizzati per milioni di anni,
 in milioni di terre, su milioni di creature urlanti.
 (V. Nabokov)


Immaginate di trovarvi all’interno di un cervello. Esso è, di fatto, un teatrino delizioso in cui alcune ossessioni prenderanno la forma di una rappresentazione. Pensate a questo teatrino come se fosse anche – per osceno e tragico che sia – una clinica, un ospedale psichiatrico al centro di un dramma. Il dramma a cui assisteremo sarà quello contenuto nei primi tre capitoli di “Ada”, il famoso romanzo della nostra vita. E’ il dramma di Aqua, adolescente erratica, affetta da una sindrome di esist/alienazione, conseguenza del grande disastro che affligge l’intera umanità, e che modifica in maniera enigmatica il codice stesso di questo racconto.
Ma sarà, la nostra, anche la storia di Marina, sorella di Aqua e attrice, sì, la Primattrice del nostro dramma. Sarà una storia d’amore e di gelosia. Entrambe le sorelle ameranno infatti uno stesso uomo, ovvero avranno lo stesso demone, Demon, appunto, rispettivamente marito di Aqua e amante di Marina. Voilà, l’intrico è fatto! Ed eccoci tornati nel teatrino! Qui Aqua verrà collocata al centro di un ruolo perfettamente estatico, quello della vittima, oggetto delle violenze e degli amori del mondo e del mondo del teatro.

A questo punto sarà unicamente compito vostro stabilire le seguenti cose:

1.    Se questo cervello sia più teatro della clinica o viceversa.
2.    Se la cattiveria di Marina sia più dannosa della bontà di Aqua.
3.    Di quale delle due sorelle sia figlio quel bimbo di cui sempre si straparla; inoltre se il suddetto bambino sia poi mai veramente esistito.
4.    Quale sia il “codice EL”, forse esatta soluzione dell’intricato plot, una sorta di prova finale insomma; in altre parole cosa sia indispensabile capire e trascurabile trascurare.
5.    Chi sia, infine, il vero morto e il vero vivo.

Tutto questo non potrà però prescindere da un’ultima e fondamentale informazione, che avevamo dimenticato di darvi, ma di cui, forse, avevate già avuto indistinta intuizione: questo spettacolo sarà un vero dramma poliziesco, in cui a voi, e solo a voi, verrà assegnato il ruolo più ambito, quello del detective.

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