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24-25 giugno
NICHELINO Castello Occelli
Prima Nazionale
COME UN ROMANZO
di Antonio Tarantino
regia Carlo Roncaglia
drammaturgia e adattamento Emiliano Poddi
con Lorenzo Bartoli, Enrico Dusio, Gianluca Gambino, Viviana Mattei, Sax Nicosia, Francesca Porrini, Gilda Postiglione, Carlo Roncaglia
e con Enrico De Lotto (contrabbasso), Marco Maturo (chitarre), Roberto Cannillo (fisarmonica)
scene e costumi Simona Goitre
musiche originali Enrico De Lotto
disegno luci Piero Basso
direttore di allestimento Alberto Giolitti
spettacolo conclusivo del progetto PASSAGGI di TEMPO - 1904/2004 Anton Čechov
realizzato con il sostegno di Città di Nichelino, Città di Torino, Regione Piemonte, Fondazione CRT, Festival delle Colline Torinesi, Associazione Il Libro Ritrovato, Sistema Teatro Torino, Associazione Baretti, Politecnico di Torino, Fondazione del Teatro Stabile Torino
Immaginiamo di trovarci nel giardino dei ciliegi 100 anni (o chissà quando…) dopo l’abbandono da parte dei personaggi di Cechov. Il luogo è ora popolato da una comunità diversa, forse “ai margini”, un insieme di personaggi che si arrabattano per sopravvivere ma la loro permanenza in quel posto (ricovero), è minacciata. Tra loro, quasi figura metafisica e a-temporale si muove e parla Firs, il maggiordomo del Giardino dei Ciliegi, le sue battute sono le uniche ad essere esattamente quelle scritte da Cechov.
La situazione è ovviamente tutta un’altra. Ma il senso di decadenza e l’abbandono esistenziale permangono.
Cent’anni dopo Cechov, del suo Giardino non è rimasto che un albero, al limite due se contiamo Firs che ormai ha la stessa legnosità di un ciliegio, più o meno. Per il resto sono tutti personaggi nuovi, molto diversi da quelli di Cechov – piuttosto sembrano usciti dalla penna di un Petronio che ha visto tutti i film di Kusturica – ma un colpo di scure tra capo e collo se lo devono essere presi anche loro, come quei ciliegi.
Emiliano Poddi
