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venerdì 19, sabato 20 ore 21
Cavallerizza Reale, Torino
Prima Assoluta
PORNOBBOY
di Enrico Castellani, Valeria Raimondi
regia Enrico Castellani, Valeria Raimondi
con Enrico Castellani, Valeria Raimondi, Ilaria Dalle Donne
con la collaborazione artistica di Vincenzo Todesco
consulenza tecnica Gianni Volpe
luci e audio Babilonia Teatri/Simone Brussa
realizzazione scena Sergio Dalle Donne
costumi Franca Piccoli, Cristina Fasoli
organizzazione Alice Castellani
grafica manifesto Francesco Speri
foto manifesto Massimo Molinari
foto di scena Marco Caselli Nirmal
produzione Babilonia Teatri, Festival delle Colline Torinesi, Operaestate Festival Veneto
con il sostegno di Viava Opera Circus, Kilowatt Festival
durata 50'
Pornobboy fotografa il nostro tempo. La realtà e le sue contraddizioni. Va a scovare le nostre incoerenze. Per scoperchiarle. Per riderne. Con cinismo. Con affetto.
Il centro dello spettacolo è il continuo bombardamento mediatico. Il nostro modo di vivere e recepire tutto ciò. Il nostro farne parte. Il bisogno di mostrare, ostentare, guardare e vedere tutto. Foto. Foto. Foto. Viviamo sotto il fuoco incrociato di una comunicazione che ci rende dipendenti. Siamo morbosamente attratti da particolari pornografici. Da dettagli macabri. Da una cronaca che si occupa dei fatti senza interrogarsi su cause ed effetti. Regna l'incapacità di scindere pubblico e privato: il continuo mescolarsi dei piani porta a una difficoltà di vivere e riconoscere in modo chiaro la propria identità: viaggiamo in un mondo liquido.
Lo spettacolo procede senza soluzione di continuità. Adotta un linguaggio che ha la volontà dichiarata di uscire da gangli già dati, di non utilizzare stilemi consolidati, ma ha l'ambizione di continuare a costruire un teatro sovrabbondante di immagini, ma non esclusivamente visivo, denso di icone e simboli, ma non astratto, saturo di parole senza essere in alcun modo narrativo. Valeria Raimondi e Enrico Castellani
pornobboy non è una requisitoria sul sesso
è un blob del nostro presente saturo
tutto viene pornograficamente mostrato
noi ne godiamo
ci scandalizziamo
ci affoghiamo
tutto si può vedere
non di tutto si può parlare
tutto si può fare
non tutto si può condividere
tutto si può avere
qual è la distanza che separa la parola dai fatti
il dire e il fare
la faccia e il culo
siamo un concentrato di contraddizioni
siamo ridicoli
siamo nudi
certe cose non si fanno
certe cose non si dicono
certe cose neanche si pensano
BABILONIA TEATRI
Babilonia Teatri è stata fondata da Valeria Raimondi e Enrico Castellani. Il nome della compagnia è nato da un progetto del 2005 sulla guerra in Iraq intitolato Cabaret Babilonia. Il loro "motto" è "Per un teatro pop. Per un teatro rock. Per un teatro punk". Il primo spettacolo, Panopticon Frankenstein, è il risultato del lavoro svolto all'interno del carcere di Montorio. Lo spettacolo nel 2006 è finalista della prima edizione del Premio Scenario Infanzia e nel 2007 è vincitore di Piattaforma Veneto di Operaestate Festival Veneto. Sempre nel 2007 la compagnia debutta con Underwork. Spettacolo precario per tre attori tre vasche da bagno tre galline. Con made in italy vince l'undicesima edizione del Premio Scenario e si impone all'attenzione nazionale: "è una requisitoria, intelligente e sarcastica sul qualunquismo italiano; un magma di parole urlate e disperate, un attacco all'arma bianca contro i luoghi comuni, i pensieri facili, le ipocrisie e le sciocchezze di un Nord Est che è paradigma del Bel Paese di questi anni sciatti" Andrea Porcheddu. Nel 2008 presenta in anteprima al festival "Trend - nuove frontiere della scena britannica", su commissione di Rodolfo di Giammarco, Terminus di Mark O'Rowe. Babilonia Teatri torna al Festival per il debutto del nuovo spettacolo, dopo aver partecipato nel 2008 a Carta Bianca Torino.