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XIV Edizione - 2009
5/28 giugno 2009
LA QUATTORDICESIMA EDIZIONE
ll teatro come ogni arte e più di altre arti riflette sul tempo che gli uomini stanno vivendo, lo rappresenta, ricorda il passato, profetizza il futuro ma sa anche astrarsi dal fazioso bombardamento mediatico, eluderlo, evitare la pura, poco ragionata cronaca.
Gli spettacoli della quattordicesima edizione del Festival delle Colline Torinesi, ad esempio, "sanno" della crisi economica internazionale, forse la giudicano, la esorcizzano, non dimenticano il disagio sociale che ne è derivato, persino, direttamente o meno, lo esprimono.
Il Festival, minacciato dai tagli e offeso dalla caccia alle streghe contro la cultura, ha reagito impegnandosi come sempre a creare un programma rigoroso, chiamando a raccolta artisti, operatori e spettatori che lo condividono. Dai Motus, che inaugurano il cartellone, a Hubert Colas che lo chiude dopo 24 giorni, figurano 16 compagnie, 20 spettacoli, 61 repliche, oltre 100 interpreti, 10 spazi impegnati. Il panorama congiunturale ha portato il Festival a riflettere con scrupolo sulla propria identità e sul proprio ruolo ed a precisarli. Sono almeno tre le direzioni di lavoro a cui si intende dare tangibile continuità, nonostante le difficoltà o forse in ragione di esse. La prima vuole ribadire la tutela dello spettacolo dal vivo attraverso la proposta di progetti innovativi di artisti provenienti da nazioni, da regioni, da culture diverse nella convinzione che il confronto e la collaborazione con "altri da sé" siano un'opportunità irrinunciabile di crescita. Il principio di "accompagnare" gli artisti è prioritario nelle politiche del Festival: significa, per lo staff in particolare, confrontarsi assiduamente con autori, registi e compagnie durante tutte le fasi del loro lavoro. In tal senso ogni titolo del cartellone è, per mesi e mesi, un cantiere aperto e quella di Torino rappresenta spesso la tappa di un percorso in divenire.
La seconda direzione di lavoro è quella di proseguire nelle sinergie con soggetti teatrali italiani ed europei come, nell'occasione, il Festival d'Avignon e il KunstenFestivaldesArts di Bruxelles. Altro alleato transalpino del Festival delle Colline Torinesi è l'Espace Malraux di Chambéry. Con tale Scène Nationale nel 2007-2008 è stato avviato il progetto europeo transfrontaliero Carta Bianca, destinato a migliorare le relazioni teatrali tra Piemonte e Rhône-Alpes, favorendo la conoscenza degli artisti e la mobilità delle compagnie.
La terza direzione di lavoro è quella di rendere ancora più efficaci gli intrecci operativi con varie istituzioni del territorio, oltre al Teatro Stabile di Torino e al Sistema Teatro Torino, tradizionali partner del Festival.
Sergio Ariotti
Direttore artistico
Gli spettacoli:
- X(ics) RACCONTI CRUDELI DELLA GIOVINEZZA
- HO TRADITO LA MIA PROFESSIONE
- THE PERSISTENCE OF DREAMS: LOVE ME TENDER
- YO EN EL FUTURO
- CRAC
- HAMM-LET
- LET THE SUNSHINE IN
- STRANIERI
- SEIGRADI
- SALONICCO 43
- POE/CONCERTO DI TENEBRE
- PORNOBBOY
- SPORT. Una pièce
- TRITTICO DELLE GABBIE: LA GABBIA 1
- IL MISANTROPO - MOLIERE
- TRITTICO DELLE GABBIE: LA GABBIA 2
- HOMO TURBAE
- TRITTICO DELLE GABBIE: LA GABBIA 3
- LE LIVRE D'OR DE JAN
- TOO LATE!