Archivio

lunedì 22, martedì 23 ore 21
Cavallerizza Reale, Torino

SPORT. Una pièce

Primo studio

di Elfriede Jelinek
regia Lorenzo Fontana

traduzione Roberta Cortese
con
Roberta Cortese
video, scene e costumi
Roberta Cortese e Lorenzo Fontana
direzione tecnica
Giuseppe Canonico Eros Leale
assistenza alla regia e disegno luci
Luigi Chiarella

produzione Associazione 15febbraio, Centro R.A.T. Teatro dell'Acquario

durata 1h 10'

La produzione teatrale della scrittrice austriaca Elfriede Jelinek, premio Nobel per la Letteratura nel 2004, è ancora molto poco diffusa in Italia. Lorenzo Fontana aveva già messo in scena il testo La regina degli elfi, tradotto ed interpretato sempre da Roberta Cortese e andato in scena per la X edizione del Festival delle Colline Torinesi in coproduzione con l'Associazione Baretti. Una prima occasione per sottolineare come, accanto alla critica della società, il teatro della Jelinek non manca di grande ironia, cinismo, perfino divertissement.

Il testo scelto per questo secondo spettacolo è una pietra miliare nella produzione sia dell'autrice sia della storia del teatro tedesco. La sua prima messinscena è del 1998 al Burgtheater di Vienna, regia di Einar Schleef, con un impianto decisamente imponente: 142 interpreti tra attori, cantanti, comparse e bambini, 5 ore di rappresentazione per la versione breve, 7 ore per quella lunga. Un'attrice sola, invece, in questa prima versione italiana, a dimostrazione della libertà drammaturgica offerta dalla struttura compositiva del testo e per esaltare il lato cinico e autoironico dell'autrice, che qui si pone tra i personaggi protagonisti della pièce con il ruolo di Elfi-Elettra. Non mancano infatti i momenti divertenti nello spettacolo, dove lo sport è da intendersi come metafora di una guerra in cui i grandi atleti sono assimilati ai grandi eroi. Nello sport, come nella guerra, la parola viene ora data ai vincitori e ai vinti, mentre sulle teste di tutti incombe l'ombra dei media come strumento di potere. Roberta Cortese e Lorenzo Fontana

 

ASSOCIAZIONE 15FEBBRAIO: "una stanza tutta per sé"
La sua costituzione, il 15 febbraio 2008, è dovuta al bisogno dei quattro soci fondatori, Roberta Cortese, Valentina Diana, Lorenzo Fontana, Elena Pugliese, di non fare più dipendere la possibilità di condurre il proprio lavoro da circostanze produttive esterne. Si è deciso quindi di partire da uno spazio, uno spazio fisico, di cui si sentiva molto la mancanza: una stanza all'interno dell'appartamento di uno dei soci, in via Baretti 31/a, al quarto piano.

Questa stanza è diventata sia un cantiere dove provare spettacoli destinati a luoghi istituzionali (Sport ha debuttato a Cosenza, nel gennaio 2009, ma è stato provato contro un muro della stanza), sia un luogo dove proporre al pubblico cose adatte a questo spazio (Servizio di pulizia è stato provato a Berlino a casa della regista Claudia Hamm e presentato nel febbraio 2009 a Torino, nella stanza).

Il fatto di invitare pubblico in casa ha determinato un tipo di relazione e una qualità di lavoro che un luogo istituzionale non avrebbe generato: il pubblico non si trova in una condizione passiva, deresponsabilizzata; il fatto di presentare lavori ancora in forma di appunti consente di poterne parlare, di fare domande o critiche che risultano molto utili per procedere nel lavoro di allestimento finale; nello stesso tempo pochi giorni sono sufficienti per allestire in lettura testi altrimenti inaccessibili.
"Il nostro interesse si è focalizzato sulla drammaturgia contemporanea, testi anche nostri, inediti o stranieri con traduzioni ad hoc. Abbiamo presentato in forma di lettura testi della drammaturga tedesca Dea Loher, Fratelli di Valentina Diana e, nell'ambito dell'evento La notte corta, una trentina di corti per il teatro che autori diversi ci hanno concesso in lettura.

Queste condizioni strutturali hanno contribuito a creare un senso di identità. L'interesse del pubblico, che è disposto a farsi quattro piani di scale per vederci e sentirci, ci dà l'impressione che la direzione intrapresa sia valida e non autoreferenziale, il che sarebbe la cosa peggiore. Ovviamente ci sono progetti che non possono essere realizzati in una camera di trenta metri quadrati: lavoriamo anche per proporre all'esterno, ma con il sollievo che in ogni caso, qualunque cosa accada, c'è un posto, fisico e mentale, che non ci leva nessuno".

Roberta Cortese studia musicologia, canto lirico e si forma come attrice al Burgtheater di Vienna, lavorando con Dimiter Gotscheff, Arie Zinger, Paulus Manker, Philip Thiedemann, Einar Schleef. Lorenzo Fontana studia al Teatro Stabile di Torino con Luca Ronconi e lavora con Mauro Avogadro, Luca Ronconi, Elio De Capitani, Ferdinando Bruni, Armando Pugliese, Steve Lambert, Claudia Hamm. Si incontrano nel 2003 lavorando insieme in spettacoli prodotti dall'Associazione Baretti. Di lì in poi, all'attività di attori affiancano, rispettivamente, Roberta Cortese quella di traduttrice e regista di opere liriche, Lorenzo Fontana quella di regista di prosa. Per 15febbraio questa è la prima collaborazione con il Festival delle Colline Torinesi, ma i fondatori sono stati presenti singolarmente negli spettacoli La linea del fiume nel 1999, Morfina nel 2000, Il caso Lombroso nel 2003, 56-32-104 nel 2004, La regina degli Elfi nel 2005, Photograph 51 nel  2007, tutti coprodotti dal Festival.

Menu secondario

Mailing list

Mailing list

Iscriviti alla nostra mailing list per essere sempre aggiornato sugli eventi.

Partner